Dall’atroce attualità alla riflessione artistica
Abrham e Hilda Legideno Vargas sono due genitori dei ragazzi fatti
sparire in Messico lo scorso 26 settembre; i giovani erano studenti
della “Escuela Normal di Ayotzinapa” e, in base all’inchiesta in
atto, sarebbero stati uccisi da un cartello di narcotrafficanti
locale, i Guerreros Unidos.
genitori hanno dichiarato che il governo non ha dato loro alcun
appoggio, per cui si sono rivolti alle Nazioni Unite, a Ginevra e a
Bruxelles per chiedere che sia fatta luce sull’accaduto: “ In
Messico non c’è giustizia per i poveri. Per questo chiediamo di
venire ascoltati, che si faccia giustizia. Io rivoglio mio figlio
vivo”, ha dichiarato la Sig.ra Legideno, dopo che il procuratore
generale, Jesus Murillo Karam, aveva loro annunciato che i 43 ragazzi
sarebbero stati assassinati e i loro resti dati alle fiamme.
anche da notizie tragiche come questa, la ricerca artistica di
Marcello Gentili. Cattolico, figlio di un libero pensatore e nipote
di un rabbino, Gentili è un noto avvocato penalista: ha patrocinato
i familiari di Pinelli, ha seguito l’iter giudiziario di Sofri, ma
soprattutto si è dedicato ai parenti dei desaparecidos, difesi
gratuitamente, riuscendo ad ottenere l’estradizione di Priebke e la
condanna degli alti ufficiali argentini, resposanbili delle morti e
delle sparizioni di tanti giovani dissidenti.
e proprio Maestro, un uomo colto, un’arte raffinata e profonda, la
sua: Gentili sceglie, come supporto delle sue opere, testate di
quotidiani – una frase, un titolo, una fotografia – e disegna con
i pastelli figure apparentemente stridenti con le parole: una magra e
pallida modella sulla pagina del giornale trasfigura nel ritratto di
Hannah Arendt; una nonna palestinese che vuole vendicare il nipotino
ucciso dagli israleliani si accompagna al ritratto di Simone Weil; un
bel giovane modello seminudo è accostato all’immagine di una bimba
africana con una tanica…
quindi, di Arte povera, quella dell’artista è una ricerca artistica
che parte dall’attualità, che fa riflettere, usando la tecnica delle
associazioni mentali, per chi ha sensibilità e pensiero critico: i
suoi tratti, spesso delicati nel raccontare storie tragiche, evocano
la negazione dei diritti fondamentali, la richiesta di Giustizia,
l’attenzione verso gli “Altri”. Il suo lavoro fa riferimenti alti
a filosofi e pensatori – Nieztsche, Wittgenstein, Giordano Bruno –
a poeti e pittori – Alda Merini, Rumi, Caravaggio – che rimettono
al centro la spiritualità e i valori umani positivi. Il Bene e la
Bellezza che devono trionfare sul Male, ma a partire, prima di tutto,
dalla coscienza di ciascuno di noi.