Festival della Fotografia Etica. La valle del Kashmir
di Alessandra Montesanto
Il “Festival della fotografia etica” è un appuntamento per noi sempre importante perché, attraverso i reportage e gli approfondimenti proposti, permette di fare il giro del mondo e di parlare della situazione, spesso critica, in molti Paesi. Lavoro che quotidianamente impegna anche Associazione per i Diritti umani e il suo giornale.
Ecco, quindi, un’altra mostra che ci ha colpito, esposta durante l’ultima edizione del festival (7-28 ottobre 2018). L’autore, Camillo Pasquarelli, si è recato nella Valle del Kashmir, regione situata tra India e Pakistan. Culla di religioni diverse (induismo, buddhismo e sufismo), il suo territorio è conteso tra India e Pakistan, ma anche dalla Cina, in parte.
Le radici del conflitto sono legate alla presenza di circa 7000 soldati indiani che agiscono grazie ad alcune leggi speciali e che, per questo, sono considerati occupanti. Inoltre, l’India sopprime con la violenza i tentativi di conquista dell’azadi (libertà, in urdu) dei separatisti kashmiri. Lo scorso 8 luglio è stato ucciso, proprio dalle truppe indiane, il giovane Burhan Wani, diventato leader grazie ai social e che ha dato il via alle insurrezioni degli ultimi anni, ma che sono state pagate a caro prezzo soprattutto dai civili.
Il reportage si intitola “La valle delle ombre” ed è un progetto molto originale e significativo. @Camillo Pasquarelli