La dottrina della “Responsabilità di Proteggere”: tra Diritto e Politica

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Una risposta

  1. Franco Galanti ha detto:

    A causa della guerra russo-ucraina in corso, è evidente che le sfide sono a più livelli. A livello concettuale la sfida può apparire accademismo inutile, ma io penso il contrario, in considerazione del fatto che lo stesso Putin, laureato in diritto internazionale, ha parlato ripetutamente di denazificata l’Ucraina, del suo non essere nemmeno uno stato – affermazioni da cui pare evincersi un disaccordo sui fatti, persino su cosa si intenda per stato; a certe affermazioni sarebbe forse rispondere nel merito, chiedere per ottenere meno disaccordo sui termini, esplicitamente, … With candour perhaps; e anche in considerazione del fatto che l’ingresso accelerato dell’Ucraina in Europa ora quasi scontato, può rivelarsi presto un pericoloso boomerang e indurre una escalation della violenza. Reiterare una richiesta di tregua, come sarebbe giusto di giustifica anche per un clamoroso misunderstanding concettuale. Una tregua, oltre che a diminuire i danni, sarebbe necessaria a modificare e migliorare in dialogo tra ONU e parti belligeranti criteri e la condivisione dei modi di prevenire, reagire, ricostruire gli effetti terribili di violazioni. della sovranità degli Stati in ogni luogo del pianeta. Una maggiore trasparency sugli interessi geopolitici degli Stati coinvolti andrebbe poi ascritto come criterio per modulare il diritto di intervento, cosiddetto, ambiguamente e scorrettamente (cfr Roberto Toscano, 2006) umanitario. Grazie

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