Gratteri: «Questa riforma è la peggiore di sempre. La politica è d’accordo perché non ama essere controllata»

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Una risposta

  1. APRILE VENERINA ha detto:

    Il 04.02.2006 mio figlio ha avuto un incidente sulla pista da sci, Funivia dell’Etna, versante Nicolosi. Il sito Patrimonio dell’Unesco-Patrimonio dell’ Umanità è diventato patrimonio della mafia imprenditoriale con a capo, rappresentante legale il dott. Morosoli Francesco che si avvale dell’omertà delle maestranze locali, Sindaci, Soccorso alpino GDF ecc.. La pista da sci non è omologata. Dopo 15 anni di sofferenze fisiche e psichiche (trauma cranico) che dureranno tutta la vita, un processo di primo grado e un appello, forse andremo in Cassazione, mio figlio sarà risarcito con una cifra irrisoria. Il danno permanente non è stato considerato, mio figlio avrebbe dovuto laurearsi dopo un mese dall’incidente, ma secondo legge italiana sarebbe stato risarcito se avesse già avuto uno stipendio. A mio figlio hanno rovinato la vita, dovrà per sempre assumere dei psicofarmaci. Nel frattempo io mi sono rivolta a tanti soggetti delle Istituzioni ( Prefettura di Catania, ANAC, Antimafia ecc.) senza risultato, non è stata fatta alcuna indagine su quella pista. Il processo penale, per varie traversie è andato in prescrizione. Dopo i miei esposti sono stata minacciata di denuncia penale per diffamazione. Quando ci saranno altri incidenti ci sarà sempre qualcuno con la divisa a coprire le malefatte. Nel caso specifico è stato il comandante maresciallo Domenico Granata del Soccorso alpino di Nicolosi a stilare il verbale, la rappresentazione perfetta delle tre scimmiette con cui viene rappresentata la Mafia, non vedo, non sento, non parlo. Mi auguro che prima che succeda quello che è accaduto a mio figlio una bella colata lavica chiuda per sempre quella pista. Per altre notizie vedasi: Indagine Aetana Morosoli.-

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