MEDU (Medici per i diritti umani): emergenza Ucraina
“Ci sarà sicuramente un’altra conferenza di pace”: questa la dichiarazione all’Ansa, di circa 20 ore fa, del cancelliere tedesco Olaf Scholz che continua, affermando:
“E io e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky siamo d’accordo sul fatto che debba essere coinvolta anche la Russia”. in un’intervista alla Zdf.
Scholz, ha chiesto di intensificare gli sforzi diplomatici per raggiungere la pace in Ucraina “più rapidamente”, mentre la guerra sta attraversando il suo terzo anno. “Credo che sia giunto il momento di discutere su come uscire da questa situazione di guerra e raggiungere la pace più rapidamente”.
Dall’inizio del conflitto, tra gli aiuti umanitari sul territorio, la clinica mobile di MEDU opera nella cittadina di confine rumena di Siret-Suceava e nella città di Černivci in Ucraina che ospita circa 80.000 profughi principalmente a donne, bambini e anziani.
Le persone in fuga dalla guerra sono profondamente provate e gli effetti della paura e del trauma possono causare ferite psicologiche come il disturbo post traumatico. Poter ricevere un supporto medico psicologico è essenziale.
Inoltre, l’intervento prevede anche azioni di supporto rivolte ai volontari rumeni impegnati a offrire accoglienza, orientamento alle donne, anziani e bambini in fuga dalla guerra e in arrivo in Romania.
Il team sanitario di MEDU, composto da un coordinatore, mediatori, medici e psicologi fornisce assistenza medico-psicologica e in collaborazione con l’associazione NutriAid Italia, assistenza pediatrica.
Sono previste attività formative sul tema nel pronto soccorso psicologico per i volontari delle organizzazioni locali impegnati nell’accoglienza e nell’orientamento al confine con l’Ucraina e nelle principali città rumene.
Anche in Italia nei centri MEDU Psyche si fornisce un servizio di assistenza psicologica per i profughi ucraini.
Il team clinico è composto da:
- Medici
- Pediatri di NutriAid
- Psicologi
- Mediatori
Dal 24 febbraio 2022 è, inoltre, attivo il progetto: “Assistenza sanitaria e supporto psicosociale in favore della popolazione sfollata in Ucraina”.
Dal 24 febbraio 2022, la guerra in Ucraina continua a infliggere un immane dolore umano, morti e distruzione, mettendo milioni di persone a rischio di gravi violazioni e generando gravi bisogni umanitari. Secondo i dati OCHA (Office for the Coordination of Humanitarian Affairs) su una popolazione totale di 33.3 milioni di persone, il 43% (14.6 milioni) ha bisogno di urgenti aiuti umanitari, assistenza e protezione, mentre 6 milioni sono rifugiati sul territorio europeo (febbraio 2024). Nell’oblast di Chernivtsi, dove MEDU opera da maggio 2022, sono 173.752 le persone che hanno bisogno di assistenza. Chernivtsi, che per il momento non è teatro di guerra, è tra gli oblast con la maggiore concentrazione di persone che hanno subito multipli sfollamenti (circa il 50%) e hanno percorso rotte spesso difficili sia all’interno sia all’esterno del Paese alla ricerca di sicurezza e stabilità (IOM). Le persone in fuga sono profondamente provate e gli effetti della paura e del trauma possono causare ferite psicologiche come il disturbo da stress post traumatico. Si stima che le persone che hanno urgente bisogno di assistenza sanitaria ammontino a 7.8 milioni, di cui 85.965 nella regione di Chernivtsi (OCHA). Per contribuire a far fronte a tale emergenza, MEDU ha avviato un intervento di assistenza sanitaria e psicologica all’oblast di Chernivtsi, attraverso una clinica mobile e un’equipe composta da medici generalisti, pediatri, psicologi e mediatori culturali. Poter ricevere un supporto medico psicologico costituisce accesso ad un servizio essenziale e salvavita.
Attivitá
- Distribuzione di farmaci e dispositivi medicali per le strutture sanitarie locali
- Erogazione dei servizi sanitari di base e dei servizi e fornitura di medicinali essenziali
- Erogazione servizi primo soccorso psicologico e psicotraumatologia
- Attività di supporto psicosociale di sostegno alle persone in condizione di maggiore vulnerabilità
- Formazione e supporto al personale delle OSC locali, in ambito di pronto soccorso psicologico/psicotraumatologia e prevenzione del trauma vicario e del burn out