ASA: 40 anni di lotta contro l’HIV

di Filippo Cinquemani
Oggi è la giornata mondiale contro l’Hiv e cosí ho di deciso di presentarvi ASA (Associazione Solidarietà Hiv). Sono venuto in contatto con questa realtà grazie al mio padre putativo Gianni e insieme abbiamo collaborato al mercatino dell’associazione per un po’ di tempo. ASA opera sul territorio milanese da 1985 e alcune delle sue principali attività sono:
- Centralino informativo
- Counseling telefonico e vis-à-vis
- Assistenza psicologica specialistica e individuale
- Hiv a quattrocchi: serate informative per persone con hiv, tenute da persone con hiv
- Mercatino (BASAr) a cadenza mensile di raccolta fondi
- Corsi di yoga
- Omniateca: centro multimediale di documentazione (riviste italiane e straniere, opuscoli, manifesti e foto).
Tra le attività ci sono anche giornate di test rapidi hivy, sifilide, epatite C, in sede e all’esterno (locali, luoghi di aggregazione).
Intervisto ora, il presidente dell’associazione, ovvero l’infettivologo Massimo Cernuschi.
Puoi dirci qualcosa circa la diffusione del virus ad oggi?
L’amministrazione Trump col taglio dei finanziamenti al Welfare ha portato ad un blocco delle di politiche di sostegno al trattamento e alla prevenzione del virus soprattutto nell’Africa subsariana e nell’Europa dell’Est.
Il dato più preoccupante, per quanto riguarda l’Italia, riguarda il continuo aumento delle persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da HIV (con bassi CD4 o in AIDS), nel caso specifico, si tratta soprattutto di maschi eterosessuali.
Parlaci della Prep…
In Italia la Prep è solo in compresse, esistono da poco ma non ancora registrate le soluzioni iniettabili da prendere ogni 2/6 mesi. La prep è più efficace del profilattico, l’unico rischio è rappresentato dal non seguire le incazioni dei medici per questo le iniezioni sarebbero una soluzione migliore.
Estiste anche la Doxy Pep per le infezioni batteriche a trasmissione sessuale che consiste in un antibiotico da prendere entro 72 ore dal rapporto a rischio.
Come trattano i media il tema dell’Hiv?
Si scrive solamente dei casi eclatanti; per esempio di coloro che vengono denunciati per non aver informato della propria positività, spesso dimenticandosi di specificare che si tratta di persone in cura, da anni, con farmaci antiretrovirali.
ASA ha seguito un progetto dell’oms per formazione dei giornalisti che si è rivelato un insuccesso in quanto a partecipazione. Generalmente in occasione della giornata contro l’Hiv i giornali cercano sempre storie strappalacrime, quindi non si vuole davvero informare le persone sul questo tema.
Aggiungo che purtroppo non si fa campagna sul tema U=U perciò lo stigma verso le persone sieropositive resta, così come la paura del contagio. Le istituzioni per prime, tramite gli organi di stampa, non fanno passare il messaggio che attualmente chi ha il virus dell’hiv prende semplicemente una pillola al giorno.
Che impatto emotivo ha oggi lo scoprire di aver contratto il viris?
Lo stigma è ancora fortemente presente soprattutto nelle piccole realtà di provincia e questa spaventa e condiziona ancora molto soprattutto i persone con hiv. Ringrazio Massimo della disponibilità e vi invito ad a dare un occhio al sito di ASA anche per avere risposta alle varie domande sull’argomento trattato e per conoscere di più sull’associazione. - ASA ONLUS MILANO – Home Asa




