“Art(e)Attualità”. Zerocalcare. Scavare fossi – Nutrire coccodrilli
di Alessandra Montesanto
Per qualcuno, ma non per noi, Zerocalcare è un artista controverso. Zerocalcare – alias Michele Rech – porta la “sua” mostra a Roma, al MAXXI, fino al 10 marzo 2019. “Sua” perché è un’antologia interessante e godibilissima del percorso artistico iniziato nel 2001, con autoproduzioni ambientate nel quartiere di Rebibbia e continuato fino a Macerie prime sei mesi dopo, del 2018.
Famose sono le sue graphic La Profezia dell’armadillo, Kobane calling, Dimentica il mio nome (veri e propri casi editoriali), ma nell’exursus professionale troviamo fanzine, manifesti, locandine per i centri sociali, strisce di fumetti sempre più argute, storie su quotidiani e settimanali, tutto esposto nella mostra “Scavare fossati – Nutrire coccodrilli”, con tanti materiali divisi nelle sezioni: Pop, Lotte e resistenze, Nonreportage, Tribù.
Beh, i temi di Zerocalcare ci riguardano da vicino: precariato lavorativo, disuguaglianze sociali, ingiustizie, battaglie per i diritti fondamentali, lotta ai neofascismi. Emerge una forte e chiara chiamata alla RESPONSABILITA’ CIVILE (e alla disobbedienza) in questi tempi bui e contorti, dove l’umanità sguazza nell’indifferenza o nei revisionismi: l’ironia e l’autoironia, il sarcasmo, la forza di chi combatte ogni giorno sono molto presenti in ogni riga, in ogni tratto, in ogni colore dei lavori dell’artista. Un artista con la testa e i piedi ben piantati nella realtà.