Scuole superiori: conferenze e dibattiti con gli autori
Associazione Per i Diritti umani e ALTAMENTE FACTORY propongono, per l’anno scolastico, 2019-2020 quattro conferenze con autori di saggi di grande attualità. Seguirà un dibattito con gli studenti.

E’ previsto un costo di 4 euro per ogni studente partecipante, previa la lettura dei testi.
Le conferenze saranno moderate dalle organizzatrici.
I libri proposti e gli autori proposti:
MIGRAZIONI NEL MEDITERRANEO – GIUSEPPE ACCONCIA e MICHELA MERCURI Per il TRIENNIO
Quale
ruolo hanno giocato le migrazioni e i movimenti sociali nella
formazione delle identità transazionali dei Paesi del Mediterraneo
nella storia moderna e contemporanea? Su questi temi gli autori si
confrontano, offrendo uno spaccato di “vite” e realtà
differenti. Dalla Libia alla Turchia, passando per l’Egitto, i campi
profughi della Giordania e le comunità di migranti in Italia, il
libro evidenzia come i concetti di classe, nazionalismo, tribù e
genere abbiano influenzato il modo in cui i cittadini del
Mediterraneo hanno ripensato sé stessi e le loro relazioni
reciproche nel corso della storia e negli anni più recenti, tra le
speranze delle rivolte del 2011, la repressione e le guerre civili
ancora in corso.
Giuseppe
Acconcia è
giornalista professionista e ricercatore all’Università di Padova.
Visiting Scholar all’Università della California (Ucla), docente in
Scienza Politica (Università Bocconi e Università Cattolica del
Sacro Cuore – Aseri), corrispondente dal Medio Oriente e vincitore
del premio Giornalisti del Mediterraneo (2013), è autore de Il
Grande Iran (Exorma,
2016), Egitto.
Democrazia militare (Exorma,
2014) e La
primavera egiziana (Infinito,
2012).
Michela
Mercuri insegna
Storia contemporanea dei paesi del Mediterraneo all’Università di
Macerata ed è ricercatrice dell’Osservatorio sul Fondamentalismo
religioso e sul Terrorismo di matrice jihadista (Oft) dell’Università
della Calabria. Per FrancoAngeli ha pubblicato Incognita
Libia. Cronache di un paese sospeso (2017).
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SCONFINARE VIAGGIO alla RICERCA dell’ALTRO e dell’ALTROVE – DONATELLA FERRARIO Per il TRIENNIO.
«Questa è la storia di un viaggio. Come tutti i viaggi è nato da un’idea: la voglia di esplorare un luogo in cui si è stati e in cui ci si trova ogni giorno, in cui pare di muoversi a proprio agio, di conoscerne strade e scorciatoie. Un luogo tanto comune a tutti da divenire insignificante, in senso etimologico. Il confine».
Un libro di sguardi e conversazioni sul tema del confine come luogo di incontro/scontro, di attraversamento, in senso non solo geografico ma anche linguistico, ideologico, generazionale e culturale, un dialogo aperto su temi come identità, appartenenza, limite.
Un romanzo in veste di saggio per mostrare come i significati non si trovino nell’eclatante ma, al contrario, nelle piccole cose, nei moti dell’animo che hanno segnato le tante vite qui chiamate a raccolta.
DONATELLA
FERRARIO,
milanese, dopo gli studi in Filosofia si è orientata verso
discipline psicologiche e psicoanalitiche, con particolare attenzione
alla psicologia dello sviluppo. Giornalista professionista,
caporedattrice di un sito online di cinema e intrattenimento, per
anni si è occupata di critica cinematografica, seguendo i più
importanti festival nazionali e internazionali. Attualmente collabora
con i Periodici San Paolo con articoli e interviste a personaggi del
mondo della cultura. Cura la rubrica “Frammenti” del
mensile Jesus.
È autrice, con Fabrizio Pesoli, di Milano
Multietnica. Storia e storie della città globale (Meravigli
edizioni, 2016).
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LA SPOSA YEMENITA (Una graphic novel) – LAURA SILVIA BATTAGLIA Per il BIENNIO
La prima storia che la reporter Laura Silvia Battaglia ci racconta è un rito nuziale. Nello Yemen i matrimoni durano tre giorni, durante i quali lo sposo e la sposa festeggiano ognuno per conto proprio, uomini con uomini, donne con donne. Laura viene invitata a una cerimonia riservata alle donne e riceve in dono una rosa rossa, segno e profezia che sarà la prossima a sposarsi (sarà proprio così!). La reporter continua la sua cronaca incontrando uno degli sheikh più importanti della capitale Sana’a, raccontando il traffico dei bambini fra Yemen e Arabia Saudita, la partecipazione delle donne “velate” allo spazio pubblico, il problema dei rapimenti di stranieri visto dal lato degli yemeniti, il dramma dei bombardamenti dei droni. Un reportage esclusivo, a fumetti, da un Paese straordinario e poco conosciuto.
Lo Yemen è conosciuto dall’opinione pubblica per essere la fucina del terrorismo di Al Qaeda e per i rapimenti di turisti stranieri.
Ma è anche il Paese che fu la culla della regina di Saba, che stregò così tanto Pasolini da portarlo a girare i suoi film storici in questa terra.
La reporter Laura Silvia Battaglia ci racconta lo Yemen in prima persona, attraverso la vita delle piccole comunità locali, nei piccoli gesti quotidiani che oltrepassano pregiudizi e barriere. Lo Yemen si rileva uno straordinario mondo da scoprire, ricco di cultura, storie e contraddizioni.
HO RIFIUTATO IL PARADISO PER NON UCCIDERE (romanzo) ATAI WALIMOHAMMAD – PER il BIENNIO
L’obiettivo di questo libro è avvicinare il lettore alle storie quotidiane che ancora popolano l’Afghanistan, un paese dove la guerra e il terrorismo sembrano non finire mai. Dove si distruggono le scuole perché l’istruzione è il peggior nemico del fanatismo e del fondamentalismo. Coloro che cercano la verità o che hanno trovato la verità sono i peggiori nemici dei terroristi. Storie di lavaggio del cervello, di bambini kamikaze, ma anche di speranza, come quella dell’associazione Free Afghan Women Now a cui sono devoluti i guadagni di questo libro.
ATAI WALIMOHAMMAD: Walimohammad Atai, nato in Afghanistan il 5 gennaio 1996, si è occupato di diritti umani sin da piccolo, seguendo le orme di suo padre, medico e oppositore politico ucciso dai talebani. Dopo aver aperto una scuola laica nel suo villaggio, viene accusato dai talebani di essere una spia e dopo un attentato nei suoi confronti, da cui è miracolosamente sopravvissuto, inizia una riflessione sulla propria vita che lo conduce a un radicale cambiamento: va via dal suo paese, chiede ed ottiene asilo in Italia, dove inizia un capillare lavoro di informazione e dialogo interreligioso e interculturale. Si è laureato in Italia presso l’università di ICOTEA in scienza della mediazione linguistica, fa l’interprete e mediatore interculturale. Collabora con Pressenza e Associazione per i Diritti umani con articoli sugli avvenimenti del suo paese.
CHIAMAMI SOTTOVOCE (romanzo) Nicoletta Bortolotti – PER il BIENNIO
È primavera, eppure la neve ricopre la cima del San Gottardo, monumento di roccia che si staglia sopra il piccolo paese di Airolo. La Maison des roses è ancora lì, circondata da una schiera di abeti secolari: sono passati molti anni, ma a Nicole basta aprire il cancello di ferro battuto della casa d’infanzia per ritrovarsi immersa nel profumo delle primule selvatiche ed essere trasportata nei ricordi di un tempo che credeva sommerso. È il 1976 e Nicole ha otto anni, un’età in bilico tra favole e realtà, in cui gli spiriti della montagna accendono lanterne per fare luce su mondi immaginari. Nicole ha un segreto. Nessuno lo sa tranne lei, ma accanto alla sua casa vive Michele, che di anni ne ha nove e in Svizzera non può stare. È un bambino proibito. Ha superato la frontiera nascosto nel bagagliaio di una Fiat 131, disegnando con la fantasia profili di montagne innevate e laghi ghiacciati. Adesso Michele vive in una soffitta, e come uniche compagne ha le sue paure e qualche matita per disegnare arcobaleni colorati sul muro. Le regole dei suoi genitori sono chiare: “Non ridere, non piangere, non fare rumore”. Ma i bambini non temono i divieti degli adulti, e Nicole e Michele stringono un’amicizia fatta di passeggiate furtive nel bosco e crepuscoli passati a cercare le prime stelle. Fino a quando la finestra della soffitta s’illumina per sbaglio, i contorni del disegno di due bambini stilizzati si sciolgono nella neve e le tracce di Michele si perdono nel tempo. Da quel giorno, Nicole porta dentro di sé una colpa inconfessabile. Una colpa che l’ha rinchiusa in un presente sospeso, ma che adesso è arrivato il momento di liberare per trovare la verità. Questa è la storia di un’amicizia interrotta e di un segreto mai svelato. Ma. è anche la storia di come la vita, a volte, ci conceda una seconda occasione. “Chiamami sottovoce” è un romanzo potente su un episodio dimenticato del nostro passato recente. Perché c’è chi semina odio, ma anche chi rischia la propria libertà per aiutare gli indifesi. Vincitore del Premio Letterario Alvaro-Bigiaretti 2019.
NICOLETTA BORTOLOTTI: Nicoletta Bortolotti, nata in Svizzera, vive a Milano e collabora da diversi anni come redattrice, copy editor e autrice presso Mondadori. Incontra studenti nelle scuole di tutta Italia. Ha pubblicato, fra gli altri, i libri per ragazzi Sulle onde della libertà(Mondadori), finalista al premio Bancarellino e vincitore del premio Comoinrosa, In piedi nella neve (Einaudi Ragazzi), finalista al premio Bancarellino, vincitore del premio Il Gigante delle Langhe e del premio Letteratura Ragazzi Cassa di Cento, Oskar Schindler Il Giusto (Einaudi Ragazzi), vincitore del premio Città di Cattolica, e La bugia che salvò il mondo(Einaudi ragazzi). Per adulti ha pubblicato Neomamme allo stato brado (Baldini & Castoldi Dalai), Il filo di Cloe (Sperling & Kupfer) ed E qualcosa rimane (Sperling & Kupfer), vincitore del premio Leonforte (Università di Catania) e del premio Carver.