Inside out: comprendere le nostre emozioni

di Sabrina Minervini
Credo che ormai sia sempre più evidente che condividere le proprie emozioni è diventato sempre più difficile.
Basti pensare al grosso disagio giovanile e ai social che per i nostri ragazzi stanno diventando un rifugio con la conseguenza di chiudersi in loro stessi.
Con questa frase non voglio fare la “psicologa di turno” anche perché non ho nessun titolo per farlo, voglio solo confidarvi la mia preoccupazione riguardo questa importante tematica.
Io stessa ho capito molto tardi l’importanza di vivere ed accogliere le proprie emozioni, sia negative che positive.
L’ho capito solo dopo un lungo percorso psicologico che sto ancora facendo, inoltre, essendo molto impegnata nel sociale, ho
compreso che condividere le proprie emozioni aiuta a gestirle meglio.
Riguardo a questo argomento voglio parlarvi di un film che, apparentemente sembra un cartone per bambini, ma se lo si analizza può essere d’ispirazione per tutti noi.
Sto parlando di “Inside Out”. La protagonista di questo film è una bambina che si trova ad affrontare le sue emozioni i m ogni fase della sua vita, i personaggi del film che interpretano le sue emozioni si fanno vedere in base a quello che prova. Ad un certo punto la bambina, per non far vedere ai suoi genitori che era triste, chiede a quest’emozione (la tristezza) di sparire e la protagonista diventa apatica, come una sorta di robot perché, non avendo più tristezza, non riusciva nemmeno a provare le emozioni positive come la gioia.
Alla fine la tristezza torna e tutte le emozioni trovano un equilibrio.
Questo film fa capire perfettamente l’importanza delle nostre emozioni e che non bisogna lasciarle mai in secondo piano, accantonandole.
Concludo dicendo che questo film viene utilizzato in alcune facoltà universitarie per capire meglio le nostre emozioni.
Com’è possibile che bisogna arrivare alla creazione di un film di animazione per comprendere l’esistenza e l’importanza delle nostre emozioni?